10-03-2023 L’Orso Mj5, Enpa: “Una condanna a morte inaccettabile che sa tanto di propaganda elettorale. Ci opporremo con ogni mezzo”
L’identificazione dell’orso coinvolto nell’incidente con l’uomo e il suo cane in Val di Rabbi, l’orso Mj5, è coincisa immediatamente con una dichiarazione di condanna a morte del plantigrado. Come Protezione Animali ci opporremo con ogni mezzo a questa decisione ingiusta che sa tanto di campagna elettorale. Ricordiamo che l'orso Mj5, nato nel 2005 da Maja e Joz, ha vissuto per 18 anni in Trentino senza mai mostrare comportamenti negativi verso l'uomo: non ha mai fatto del male alle persone, ed anche i danni a suo carico sono limitati. Ma in seguito ad un unico incidente, la cui dinamica fa ascrivere l'evento ai casi di orsi che reagiscono in modalità difensiva, in quanto preso di sorpresa e spaventato ulteriormente dalla presenza di un cane sciolto, parte la condanna a morte, benché il Pacobace preveda anche il radiocollaraggio, senza arrivare alla soppressione, con il severo e concreto rischio che si dimostrerà - come già Enpa ha fatto più volte - che la decisione è errata e immotivata: la serie delle morti "per errore" e delle sentenze di morte assurde e crudeli, che il Consiglio di Stato ha più volte cassato con motivazioni incontestabili ci fa capire che l'orso è vittima di manovre elettorali. Non ci sembra un caso, infatti, che le elezioni provinciali siano sempre più vicine e che, negli schieramenti che si opporranno, siano già iniziate lotte intestine fratricide, che qualcuno cerca di nascondere, concentrando l’attenzione sulla condanna a morte di animali vittime di giochi perversi e mediocri. L’Enpa farà tutto il possibile per opporsi a questa ennesima aberrante condanna a morte di un grande carnivoro.