17-07-2024 Orsi. Enpa impugna ordinanza di uccisione. Rocchi: siamo alla legge del taglione. Mase avochi a sé gestione selvatici in Trentino
Enpa impugnerà l’ordinanza con cui il presidente del Trentino ha condannato a morte l’orso che avrebbe aggredito un turista francese a Dro. Desta ancora più sconcerto il fatto che l’ordinanza sia stata emanata sebbene non si conosca ancora l’identità dell’esemplare che avrebbe aggredito il runner e non siano note le circostanze in cui il fatto sia avvenuto. A questo riguardo, sembra che il plantigrado – una femmina – fosse in compagnia di almeno un cucciolo e che potrebbe pertanto aver reagito come reazione ad un pericolo percepito. Anche per questo, Enpa chiederà di avere pieno accesso alla documentazione predisposta dal Corpo Forestale del Trentino «Il presidente Fugatti, la cui personale avversione per i plantigradi è nota urbi et orbi, non ha aspettato neanche l’esito delle indagini dei Forestali, ma ha subito applicato legge del taglione, condannando a morte un non meglio identificato esemplare di orso», dichiara la presidente nazionale di Enpa Carla Rocchi. Secondo Rocchi eventuali problemi nella convivenza con i plantigradi così come con tutti gli altri selvatici sono responsabilità degli amministratori provinciali, non certo degli animali che adottano modelli di comportamento naturali. «La sequela di “selfie con orso” vista in questi giorni e mai sanzionata dalla PAT, così come i ritardi nel posizionamento dei bidoni anti-plantigradi o la mancanza di campagne di sensibilizzazione in materia di convivenza con i grandi carnivori, testimoniano il fallimento della PAT nella gestione del rapporto con la fauna. Per questo – conclude Rocchi – chiediamo che il ministero dell’Ambiente avochi a sé la gestione dell’intera materia, dando piena esecuzione al proprio mandato istituzionale. Chiediamo insomma che il ministro Pichetto Fratin si occupi finalmente di ambiente e di animali e non più soltanto di energia nucleare».