01-02-2024 Caccia. Lollobrigida all’inaugurazione di Federcaccia, Enpa: sfidiamo il ministro a confrontarsi non soltanto con gli “amici” cacciatori ma anche con ambientalisti e animalisti
«Il titolare di una carica ministeriale ha il preciso dovere istituzionale di interloquire con tutti gli attori della società civile e non soltanto con i gruppi di pressione a lui vicini. Un ministro della Repubblica, in quanto rappresentante della “nazione” e non di una fazione politica, ha il dovere istituzionale di aprirsi al confronto con tutti i portatori d’interesse, anche con coloro che fossero distanti dalle sue convinzioni o dalle contingenti convenienze politiche. Eppure, nonostante i ripetuti appelli che abbiamo rivolto al titolare dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, questi si è sistematicamente sottratto ad ogni dialogo con le associazioni ambientaliste e animaliste, aprendo un canale privilegiato soltanto con il mondo venatorio e degli armieri». Lo afferma l’Ente Nazionale Protezione Animali, commentando la partecipazione di Lollobrigida all’inaugurazione della sede Federcaccia, svoltasi oggi Roma.
«La presenza del ministro all’evento è la prova provata del chiaro appiattimento del governo sulle posizioni filovenatorie. Un abbraccio “mortale”, per gli animali ma anche per le tante vittime umane della caccia, tra l’esecutivo e le “doppiette” che in questi mesi ha prodotto una pericolosissima deregulation venatoria, tesa a smantellare l’attuale normativa, la legge 157/92. Dalla caccia nei centri urbani, agli spari 7 giorni 7 fino all’assurda proposta (poi ritirata) di armare i 16enni - prosegue Enpa - i frutti avvelenati di questa strategia biocida sono sotto gli occhi di tutti».
Al ministro Lollobrigida Enpa chiede di aprire al confronto anche con chi non è schierato dalla parte delle doppiette; con quei soggetti associativi che comunque rappresentano una parte importante della società e della “Nazione” italiana e che non devono essere in alcun modo marginalizzati o, peggio, esclusi dalla dialettica pubblica. «Signor Ministro, anche se le politiche da Lei perseguite in questi mesi sono lontane anni luce dalle nostre convinzioni, non abbiamo alcun timore del confronto e siamo pronti a dare voce a quei settori della società civile che il governo fino ad oggi non ha in alcun modo voluto ascoltare. Signor Ministro – conclude Enpa- tenga fede al suo mandato istituzionale e si apra finalmente al dialogo con quel 70% di italiani che di caccia non ne vogliono proprio sapere».