07-04-2020 Uccidere un agnello non toglie i peccati del mondo; anzi, ne aggiunge uno!

  

Sarà una Pasqua strana, per certi versi cupa; ma forse di rinascita. Nuovi scenari sono all'orizzonte, sarà inevitabile la riconsiderazione di stili di vita, vecchi retaggi, abitudini malsane.

Speriamo di scrutare la fine delle superstizioni, delle tradizioni arcaiche che vedono l'umanità moderna consumare, ancora oggi, sacrifici come nella sua età arcaica, senza evoluzione. L'agnello pasquale, distorta interpretazione del messaggio biblico, come rito tribale in salsa cibernetica, cavalcato dal consumismo e sganciato dalla realtà fatta di esseri senzienti, strappati a madri piangenti, trasportati senza pietà e riguardo, lasciati nei macelli in attesa della morte (è questa una ultima "novità" ministeriale) fino a 72 ore.

Buona Pasqua, d'amore e non di sangue.