16-02-2010 Prestigiacomo caccia 'blitz'

Caccia: "Blitz". Così definisce il ministro Prestigiacomo l'abolizione dei limiti temporali finora in vigore

Approvato al Senato un emendamento all'articolo 38 della legge Comunitaria. I Verdi: "Una vergogna internazionale, questa è licenza di uccidere"

Molto acceso, il dibattito di lunedi 15 febbraio nella trasmissione Porta a Porta di Bruno Vespa. Il ministro dell'ambiente, Stefania Prestigiacomo, sostiene la legge in vigore e intende far abolire l'emendamento "Blitz" passato al Senato, che elimina i limiti temporali finora in vigore. Con l'approvazione dell'articolo 38 della legge comunitaria, la maggioranza al Senato ha detto sì alla caccia senza limiti e senza regole, alla possibilità di sparare alla fauna migratoria anche in agosto - quando i territori di caccia sono pieni di gente in vacanza - e anche quando a febbraio gli uccelli migratori fanno ritorno ai luoghi di nidificazione.

I dati forniti da Daniela Casprini, presidente dell'associazione Vittime della caccia, sono inconfutabili. Persone innocenti e cacciatori muoiono per colpa di quest'ultimi: 18 feriti e 1 morto tra la gente comune, 54 feriti e 22 morti tra i cacciatori - per un totale di 72 feriti e 23 morti nell' ambito venatorio. Dati dal 2 settembre 2009 al 31 gennaio 2010.

Estendere l'attività venatoria per periodi maggiori - sostiene il Leader dei Verdi Angelo Bonelli - significa senza dubbio aumentare pesantemente il numero degli incidenti. Con le modifiche introdotte, se non verranno cambiate alla camera, rimangono i termini temporali dal primo settembre al 31 gennaio, che riguardano le specie di mammiferi di cui è consentita la caccia. Tutto il resto sarà in mano alle regioni, compresa la possibilità di sparare ai mammiferi ungulati, come cervi, caprioli e cinghiali.

Per stabilire il calendario della stagione venatoria - è specificato nell'emendamento votato in Aula - sarà obbligatorio acquisire il parere preventivo dell'Ispra (Istituto superiore protezione e ricerca ambientale) "ai fini della validazione delle analisi scientifiche e ornitologiche". Tra i più strenui difensori delle ragioni dei cacciatori è il senatore Franco Orsi, ritenuto tale poichè capace di declinare argomentazioni molto lucide e razionali a supporto delle loro istanze.

Rilevante, durante la trasmissione di Vespa, è stato il momento in cui il conduttore s'è avvicinato ai vari fucili pregiati, allestiti per l'ocasione, e ne ha imbracciato uno per analizzarne meglio le caratteristiche. Risultato: un quasi spot pubblicitario, certamente involontario, per armi da caccia e non.

Resta il fatto che oltre l'80 per cento degli italiani non sia favorevole agli spari, i cacciatori sono 700mila e in costante diminuzione, e le iniziative delle potenti lobby delle armi, le quali cercano di armonizzare i propri obiettivi (vendita di fucili, munizioni & co.), con le normative europee, difficilmente avranno successo. La forte opposizione viene da più parti, e in testa ci sono le associazioni animaliste e ambientaliste.

Tra queste: l' ENTE NAZIONALE PROEZIONE ANIMALI, la Lega anti vivisezione, gli Animalisti italiani, la Lega per l'abolizione della caccia, l'Oipa, la Lega italiana per i diritti degli animali (Lida), l'Una (Uomo natura animali) e l'associazione Vittime della caccia continueranno in prima fila a lottare contro i sostenitori della cultura venatoria.

(da Newsphera.it)