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 18-06-2010 Carla Rocchi ringrazia

 “Desidero ringraziare quanti hanno sostenuto l'Enpa in una grande battaglia di civiltà che ha segnato un nuovo passo avanti nella difesa dei diritti degli animali”, questo il commento del presidente nazionale dell'Enpa, Carla Rocchi - giunta oggi al quarto giorno di sciopero della fame – al provvedimento con cui la Regione Basilicata ha sospeso il trasferimento in Calabria dei 400 cani di Potenza. Su proposta del presidente della Regione, Vito De Filippo, è stato infatti deciso che tutti i cani resteranno in Val d'Agri grazie a un intervento di cofinanziamento della Regione per il potenziamento del canile di Viggiano, la cui capienza passerà dagli attuali 160 a un totale di circa 400. “La mia più profonda gratitudine - aggiunge Rocchi - va quindi alla Regione Basilicata e, in particolare al suo presidente, onorevole Vito De Filippo, e a tutti gli esponenti politici di ogni schieramento che hanno reso possibile, con il loro appassionato impegno la soluzione del problema. L'importanza della decisione odierna della Regione Basilicata si riflette sull'intera applicazione della legge 281 e sarà di sicuro orientamento per il perfezionamento normativo attualmente all'esame del Parlamento”. “Grazie di cuore a tutte le associazioni che sono scese in campo con passione e con le loro migliori energie per rendere possibile questo risultato – aggiunge Rocchi -. A questo punto cessa il mio personale digiuno così come cessa il digiuno dei tantissimi sostenitori che hanno condiviso la battaglia”.

Con la decisione odierna di sospendere il trasferimento dei cani della Val d'Agri in Calabria, si conclude una vicenda emblematica per le politiche del randagismo in Italia, cominciata nel 2008.

La gestione dei 420 cani della Val d'Agri, custoditi presso i rifugi “Eco” di Potenza e “Pippo” di Paterno è considerata troppo onerosa dai Comuni proprietari degli animali (Grumento Nova, Marsiconuovo, Marsicovetere, Moliterno, Montemurro, Paterno, San Chirico Raparo, San Martino d'Agri, Sarconi, Spinoso e Viggiano).

Così il 23 ottobre 2008 la Comunità Montana Val D'Agri indice un bando pubblico per l'aggiudicazione del servizio al massimo ribasso e la gara è vinta da una struttura di Cassano allo Jonio, in provincia di Cosenza.

Già in questa fase Enpa presenta denunce e diffide sottolineando due aspetti fondamentali: non è possibile trasferire cani da una regione a un'altra visto che le norme a tutela del benessere degli animali sono diverse e, inoltre, non è possibile applicare la regola del massimo ribasso poiché si crea un potenziale danno al benessere e alla cura degli animali. Anche i Servizi Veterinari della Asl di Potenza (a maggio 2009) esprimono la contrarietà al trasferimento dei cani in una regione diversa da quella di provenienza. La senatrice Donatella Poretti (Pd – Radicali) presenta una interrogazione parlamentare mentre il senatore Della Seta (Pd) propone un tavolo tecnico. Il ministero della Salute, su iniziativa del sottosegretario Francesca Martini, esprime contrarietà al trasferimento dei cani.

Le proteste di Enpa e di tante altre associazioni animaliste, l'intervento del Ministero della Salute e le iniziative parlamentari bloccano, nei primi mesi, il trasferimento dei cani. A maggio 2010, in seguito a un esposto dell'Enpa alla Procura della Repubblica, i cani della provincia di Potenza vengono sequestrati ma il magistrato non convalida il sequestro.

Il 4 giugno scorso, di fronte a notizie relative all'imminente trasferimento dei cani, si tiene una manifestazione di protesta dinanzi alla sede della Regione Basilicata, a Potenza.

Il 10 giugno l'attrice Marisa Laurito, in un video di Enpa e del ilrespiro.eu, si appella al buon senso delle istituzioni, chiede di non deportare i cani e invita i cittadini a esprimersi con lo slogan “Ribelliamoci”.

Il 15 giugno, mentre l'ipotesi del trasferimento è sempre più concreta e la deportazione di massa sembra cominciata con il trasferimento dei primi 27 cani in Calabria, il presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi, comincia uno sciopero della fame. In seguito alle numerose adesioni, si decide di dar vita a un digiuno a staffetta al quale aderiscono numerosissimi cittadini di tutte le regioni d'Italia.

Oggi l'epilogo: i cani resteranno in Basilicata, saranno accuditi come meritano e come la legge prevede.

Si tratta di un grande successo, della chiusura di una vicenda emblematica che rischiava di diventare un pericoloso precedente per tutte quelle amministrazioni comunali che vedono nella gestione del randagismo solo un costo e non un obbligo morale e di legge.

A questo punto, secondo Enpa, si deve innanzitutto provvedere al rientro dei 27 cani che attualmente si trovano in Calabria. La Regione deve stimolare le istituzioni competenti affinché siano predisposti un piano di sterilizzazioni e una campagna per favorire le adozioni dei cani. Enpa chiede inoltre di non trasferire i cani dai rifugi “Eco” e “Pippo” presso altre strutture della Regione che dovessero offrire tariffe più basse a danno della salute e del benessere degli animali.

Enpa ringrazia tutti gli italiani che hanno, da oltre un anno, aderito alle varie proteste. In particolare il ringraziamento della Presidente di Enpa, Carla Rocchi – che in seguito alla notizia della sospensione ha cessato lo sciopero della fame con tutti gli altri volontari che hanno in questi giorni aderito al digiuno – va al sottosegretario alla Salute Francesca Martini, al Ministro del Turismo Michela Brambilla, ai parlamentari Donatella Poretti, Roberto Della Seta, Fiorella Ceccacci Rubino, Gianni Mancuso, Barbara Mannucci, all'europarlamentare Luigi De Magistris. Ringraziamo inoltre le associazioni che hanno condiviso la battaglia a cominciare da “Chiliamacisegua”, Lav e Lega Nazionale per la Difesa del Cane, Gaia Animali Ambiente, Save the Dogs, Donneinrete, Npsitalia, Lida Lombardia, DNA (Diritti, Natura, Animali,) e ADDA (Associazione Difesa Diritti Animali). Ringraziamenti ancora alla testimonial dell'Enpa Marisa Laurito, alla scrittrice e giornalista Margherita D'Amico e al suo portale “ilrespiro.eu”, al regista Anton Giulio Onofri che ha girato il videoappello dell'attrice, alla proprietaria del canile “Eco” di Potenzia, Pina Maselli, a Loredana Pronio che ha lanciato la campagna per l'adozione dei cani e all'avvocato Floriana Catanzaro e a tutto il "popolo di internet".

Un ringraziamento importante va a Annamaria Procacci che, per Enpa, ha guidato la battaglia, a tutti i volontari che hanno aderito al digiuno di questi giorni.

A chi ha preso la decisione di sospendere il trasferimento dei cani: il Presidente della Regione Vito De Filippo, il vicepresidente e assessore all'Ambiente Agatino Mancusi, l'assessore alla Sanità Attilio Martorano, il commissario della Comunità Alto Agri, Antonio Imperatrice, il responsabile dell'ufficio tecnico dello stesso ente Giuseppe Galante, e la delegazione dell'Azienda Sanitaria di Potenza guidata dal direttore Generale Pasquale Amendola.

Si è chiusa una battaglia emblematica – commenta infine Enpa – ma la lotta quotidiana per affrontare ovunque con la necessaria serietà il problema del randagismo. (Fonte ENPA Nazionale)