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 21-08-2009 Inquinamento fiume Entella

Era il 18 Luglio quando la Signora Marisa, una nostra amica molto sensibile ai problemi dell'ambiente, spaventata dal manto nero di liquame che ricopriva completamente le acque del fiume Entella, ci telefonò per avvisarci e dietro nostro consiglio corse ad avvisare la Polizia Municipale.

Dopo circa un'ora la Signora tornò sul fiume Entella dove, trovando un Agente di Polizia, gli chiese se Lui fosse a conoscenza che il Suo Comando avesse provveduto ad avvisare Arpal (Agenzia Regionale per l'Ambiente) ed ASL, e si sentì rispondere dall'Agente che, per quanto a sua conoscenza, c'era stato l'ordine di monitorare per alcuni giorni, il fiume.

Visto che, secondo la Signora Marisa, continuava a non accadere nulla, la stessa,il giorno 21 luglio, dopo averci consultato, si preoccupò di chiamare l'Arpal e di portare alcune carcasse di anatre, da lei recuperate, agli uffici della ASL.

La Signora in questione ci ha riferito che, nè Arpal nè ASL erano a conoscenza di quanto stesse accadendo sull'Entella. (ma la Polizia Municipale non avrebbe dovuto avvisarli?).

Dal giorno dopo, comunque, decisamente tutti ne erano a conoscenza ed il via-vai delle Autorità Preposte è stato notato da tutti e, finalmente, sono stati effettuati i prelievi del liquame da parte dell'Arpal.

E' trascorso un mese, i giornali titolano a gran voce, svariate associazioni denunciano, tutti fanno un gran parlare, cavalcando il fenomeno mediatico, delle svariate cause che possono aver fatto scaturire quel liquame, altri, come noi, peraltro i primi ad ever denunciato la situazione, tacciono allibiti, cercando di salvare più animali possibili, e facendo la conta di quante creature, anatre, oche, germani SONO MORTI E CONTINUANO A MORIRE NELL'INDIFFERENZA PIU' TOTALE.

Stamane tra le svariate carcasse rinvenute, ci sono state anche quelle di due pesci d'acqua salata, ed intanto si continuano ad attendere i risultati delle analisi effettuate dall'Arpal.

Altolocate voci di corridoio assicurano non trattarsi di aviaria, (una malattia infettiva contagiosa altamente diffusa dovuta ad un virus influenzale che colpisce diverse specie di uccelli selvatici e domestici), trascurando, forse scientemente, il manto di liquame nero che oggi e' 'marrone-verde' e sicuramente "tappandosi il naso" per non sentire l'odore di putrido che sale dal povero Entella.

L'unico piacere che traiamo da questa orribile storia è aver conosciuto privati cittadini, giovani e meno giovani, che senza sventolare bandiere di associazioni o di partiti politici, si sono dati da fare per il recupero dei poveri animali e, ovviamente, non sono apparsi, nè gli sarebbe importato farlo, agli onori della cronaca. GRAZIE A TUTTI VOI!