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 18-10-2008 Indumenti con pellicce di cani o gatti

Cani e gatti sono i nostri migliori amici, per alcuni però, inconsapevolmente, sono anche accessori per capi di abbigliamento.

L'indagine delle Guardie Zoofile ENPA è scattata molti mesi or sono, il dubbio che svariate bordure di guanti, cappucci ed altri capi di abbigliamento potessero appartenere a cani o gatti non ci lasciava tranquilli, e così ENPA, con le sue risorse, ha acquistato una quantità non indifferente di indumenti in varie zone della Provincia; ha prelevato degli inserti pelosi e, sempre a sue spese naturalmente, ha inviato il materiale in un laboratorio, accreditato dal Ministero, specializzato nella ricerca del DNA.

Non ci è piaciuto per niente il risultato che ci dava ragione, infatti, alcuni di quei colli di pelliccia appartenevano a cani o gatti.

A questo punto il compito delle nostre Guardie Zoofile, che possono operare solo nell'ambito della Provincia, ha dovuto avere termine.

E' stato necessario chiedere la collaborazione delle Forze di Polizia per poter oltrepassare i confini della Provincia. E' cominciata così l'indagine del Nucleo Ecologico dei Carabinieri, ai quali siamo grati, per aver prestato la loro opera collaborando fattivamente.

L'articolo pubblicato dal Secolo XIX in data odierna termina facendo comprendere che gli organi di Stato preposti ai controlli sono scettici circa il continuare le indagini con esami specifici in quanto l'esame per stabilire l'esatta provenienza del pelo in questione ha un costo estremamente elevato considerato soprattutto che tra attenuanti ed altro gli imputati potrebbero sbrigarsi con una banalissima multa e partano bisogna stabilire se "il gioco vale la candela".

La nostra Sezione dissente da questa semplicistica soluzione che potrebbe avere il caso e chiede che vengano effettuati maggiori controlli sia presso i rivenditori che presso i grossisti affinchè questa vergognosa e terribile pratica venga interrotta al più presto.

Non è nostra intenzione mostrare immagini che possano turbare i nostri lettori ma ci sono siti che lo fanno.

Possiamo solo dirvi che, in Italia, le pellicce di cane e di gatto sono vietate e che comunque sarebbe ora di prendere coscenza che tutti gli animali da "pelliccia" fanno una fine atroce: vengono infatti squoiati vivi per rendere la pelliccia migliore senza tener conto che queste povere creature, che spesso non vengono nemmeno sedate, una volta squoiate restano vive ancora per una quindicina di minuti.