Una multa di 6mila euro e il pagamento delle spese processuali: si è chiuso così, con un patteggiamento, il processo a carico di una 35enne di Piubega accusata di aver gestito un canile-allevamento abusivo nella propria abitazione. I fatti risalgono al 2022, quando i carabinieri forestali sequestrarono oltre cento cani – per lo più cuccioli di razza, tra cui bassotti, cavalier king, husky e bulldog francesi – trovati in condizioni ritenute gravi.
Secondo la Procura, gli animali vivevano al freddo, al buio, in ambienti sporchi e sovraffollati, costretti a rimanere nei propri escrementi. Per la difesa si trattava invece di sovraffollamento e di condizioni non idonee, ma prive di crudeltà volontaria.
Il processo si è svolto davanti al giudice Gilberto Casari, con il pm Elena Pacchioni. Come parte civile, erano presenti le associazioni Enpa e Lega Nazionale Difesa del Cane, rappresentate dall’avvocato Olga Orlandi.
Dopo il sequestro, i cani sono stati trasferiti in una struttura per animali e in seguito adottati da famiglie in tutta Italia.